Il cavallo di Mimmo Paladino al Museo Madre di Napoli: il richiamo dell’antichità

Cavallo Mimmo Paladino

Nel cuore di Napoli, ben tre piani del Palazzo Donnaregina (7.200 mq di spazi espositivi) ospitano il Museo d’Arte Contemporanea Madre. Dopo aver visitato la sua collezione storica si arriva al terzo piano, dove c’è la possibilità di salire sulla terrazza che mostra una vista mozzafiato. Tutto finisce dove arriva il nostro sguardo e ogni angolo del mondo ha il suo orizzonte. Quello del Madre è poesia a cielo aperto. Tra i “mille culure”, i panni stesi e le tante storie di vita quotidiana ecco che appare all’orizzonte l’allegoria più sorprendente, il cavallo di Mimmo Paladino.

Museo Madre
Museo Madre

Le fonti principali d’ispirazione di molte opere dell’artista campano affondano le loro radici nella mitologia greco-romana e nella storia etrusca. Quest’opera incarna la fortissima attrazione di Mimmo Paladino verso i valori e la materia dell’antichità: il tufo – materiale povero di antiche città etrusche e romane scavate nella roccia -, le forme stilizzate del cavallo e i suoi elementi scultorei figurativi (i bassorilievi) si fondono con gli elementi architettonici (struttura in blocchi regolari che ricorda l’opus quadratum degli antichi romani) per evocare mondi lontani e battaglie omeriche.

Simbolo di storiche migrazioni e guerre leggendarie, il cavallo di Mimmo Paladino sembra svelarci il senso inafferrabile della storia, inteso come momento di passaggio tra mondo antico e mondo moderno. La storia non si ferma, ma galoppa velocemente lungo l’orizzonte del Madre.

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