El Anatsui – “Behind the Red Moon”

LONDRA – Di recente la Tate Modern ha messo in scena in tre atti il grande progetto artistico BEHIND THE RED MOON (10 ottobre 2023 – 14 aprile 2024) di El Anatsui, dove migliaia di tappi di bottiglie di liquore e frammenti di metallo sono stati accartocciati, frantumati e collegati a mano con filo di rame per dare vita a un’esperienza artistica incredibile. Un viaggio ricco di emozioni, che si svolge lungo le antiche rotte commerciali coloniali di Africa, Europa e Americhe. Un percorso che segue idealmente una vergognosa pagina della storia dell’uomo: la tratta degli schiavi.

Lungo le rotte commerciali coloniali…

Ogni singolo centimetro di questa installazione, ogni singolo tappo di liquore o frammento di metallo riflette proprietà spirituali incredibili e partecipa letteralmente al viaggio raccontato da El Anatsui: tutti i tappi di bottiglia utilizzati in questa grande opera derivano dalla rete commerciale di prodotti, attualmente presenti l nelle industrie coloniali.

Come vedremo, la forza espressiva della monumentale opera BEHIND THE RED MOON sta nel tentativo di raccontare attraverso l’arte le intricate relazioni che legano la storia dell’Occidente a quella dei popoli africani. Un lungo viaggio fatto di logiche disumane e sogni che si infrangono lungo le rotte commerciali coloniali. Un viaggio che continua, fatto anche di ritorni e di nuovi orizzonti.

Atto I: la luna rossa

Con la tratta transatlantica milioni di schiavi e merci provenienti dall’Africa furono trasportati verso le Americhe e scambiati con oro, zucchero e liquori. Il viaggio era durissimo. Chi sopravviveva lavorava nelle piantagioni di zucchero che alimentavano l’industria dell’alcol. Gli alcolici, a loro volta, prodotti nei Caraibi sarebbero poi stati spediti in Europa e da lì avrebbero fatto ritorno, infine, nell’Africa occidentale.

La prima installazione appesa alla rampa è dedicata proprio all’inizio di questo triste capitolo della storia dell’uomo. Ecco quindi che una gigantesca vela si gonfia al vento e segna l’inizio del viaggio attraverso le insidiose acque dell’Oceano Atlantico. A guidare la rotta dei marinai vi sarà la luna rossa vista durante un’eclissi lunare, simbolo di oppressione, dispersione e sopravvivenza.

Atto II: il mondo

Il nostro viaggio continua, oltre la luna rossa… Qui il fulcro principale della rappresentazione è costituito dall’insieme di figure umane frammentate, in movimento e sospese nell’aria, che tendono a convergere nell’unica forma circolare della Terra. Una forma che richiama inesorabilmente a quella che abbiamo visto precedentemente (della luna rossa). In questo caso, tuttavia, il messaggio è meno cupo e più speranzoso. Il cerchio qui indica la formazione di nuove identità ed esperienze collettive positive.

Atto III: il muro

Arriviamo all’atto finale della grande opera di El Anatsui: un monumentale muro di fango nero che si estende dal pavimento fino al soffitto della Tate. Le sue ricerche fanno riferimento alle vicende dell’antica storia del “muro di Notsie” (una città dell’attuale Togo), costruito dal re Tsali Agorkoli per opprimere i suoi sudditi. Una storia che si conclude con la sua distruzione dovuta alla rivolta del popolo Ewe.

Ma perché il muro?

Per Anatsui l’idea di muro, non ha solo una connotazione negativa, ma porta con sé anche significati positivi: suscita grande curiosità, immaginazione e speranza. Oltre alle strutture che circondano il nostro sguardo esiste, infatti, un mondo da scoprire, che si nasconde.

In questo caso, di fronte al retro giallo della vela, il muro potrebbe suggerire un arrivo a riva. Grandi porzioni di metallo, poi, si sollevano dal terreno alla base del muro sembrano evocare onde che si infrangono sulle rocce. Qui l’uso del nero, per El Anatsui, rappresenta il continente africano e la sua diaspora, colma di energia e, nello stesso tempo, di desiderio di far ritorno a casa. Se ci si sposta, infine, dietro il muro si scopre con grande meraviglia un edificio d’argento, interamente ricoperto da un mosaico multicolore. Questo è ciò che accade quando le onde di oscurità e luce si incontrano: l’eco della migrazione e della “collisione culturale” è potentissimo e il suo scintillare avvolge ogni cosa, oltre la luna rossa.

LEGGI ANCHE: “Rising Sea”: la grande opera di El Anatsui per salvare gli ecosistemi marini

Lascia un commento