L’11 maggio Daniele Mattei ha presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino Guerra (edito da El Doctor Sax – Beat & Books) con la partecipazione di Luca Greco e Gabriele Nero.
Guerra è un po’ un racconto e un po’ poesia. Io amo definirlo come un racconto poetico. All’interno di questo libro Mattei racconta la sua personale e sofferta guerra contro una realtà completamente anestetizzata e insensibile di fronte alle emozioni del singolo individuo.Questo libro è una reazione – per usare le parole dell’autore – a questo «fracasso di niente», dove bisognerebbe tacere ogni dolore o parlarne con pudore. A tal proposito, singolare è la sua definizione di modernità, degna di esser mesa per inciso su ogni libro di filosofia. Mattei dipinge così la modernità: «L’Ikea dell’anima è trasversale / l’uguaglianza di bipedi / indegni delle scimmie / vero modernissimo progresso: Abbiamo tutti lo stesso / tappetino per il cesso / ma senza pietà / ci odiamo lo stesso». Il libro affronta altresì la tematica del conflitto sotto diversi aspetti: dal sentimento al dolore personale, dalla depressione all’ironia al sociale.
Questo libro è anche un viaggio doloroso verso una bramata pace, che coincide all’interno di questa intensa intervista con un eterno e irraggiungibile «momento perfetto». Secondo l’autore «dovremmo smetterla di torturarci con le cazzate, con le ambizioni da due lire, di volere quello che alla fine disprezziamo. […] Questi sono dei traguardi di verticalità raggiungibili che ti portano alla solitudine, alla non riconoscenza sociale, ma poi esiste una linea gotica non solo della linea politica, ma anche dell’esistenza: stare di là o stare di qua».
Intervista a cura di Luca Greco
Guerra: come uno squarcio.
Guerra è un libro di poesie e un
racconto che s’intrecciano tra loro.
Le liriche si specchiano
richiamandosi a vicenda, spesso
tendenti alla prosaicità raccontano
più storie dentro la stessa storia.
Guerra è un libro diviso in dieci
Sezioni, di cui diverse raccontano
Una storia e altre sono spari solitari.
Le immagini, le parole consuete,
le scene, l’immaginario dell’autore si
spostano e confondono
volutamente da una pagina all’altra.
Guerra è disamina di diversi
conflitti, di diverse fratture: dal
Dolore esistenziale al dilemma del
sentimento, dall’ironia lucida che
Spesso appare a smitizzare fino a
un esame impietoso del nostro
tempo.
Guerra è un libro da leggere
dall’inizio alla fine, farsi prendere
per mano nei conflitti, nei dubbi,
dalle domande. Seguire l’autore tra
gli spari e le macerie, svestirsi con
lui da quella divisa e prendere
finalmente quel treno.
Guerra: il ritorno da un viaggio
doloroso verso una bramata pace.
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