Svelato il programma del Torino Film Festival 2016: un’edizione molto punk

Sotto la direzione di Emanuela Martini è stato svelato presso il Cinema Massimo di Torino il programma della 34ͣ  edizione del Torino Film Festival 2016 (18-26 novembre). Quest’anno i film selezionati sono circa 200 (43 anteprime mondiali). Molte sono le sezioni e gli ospiti attesi per questa edizione, tra cui Paolo Sorrentino, Nanni Moretti, Roberto Bolle, Caterina Caselli, Costa Gavras, Riccardo Scamarcio, Gabriele Salvatores, Alberto Munzi, Christophe Doyle, Altan, Gianni Amelio e Daniele Segre. La musica è protagonista assoluta del Festival grazie anche all’importante omaggio dedicato al Punk.

Luca Greco Il ricco programma di quest’anno prevede circa 200 film (158 lungometraggi, 17 mediometraggi e 38 cortometraggi) e si svolge attraverso le sue numerose sezioni: Torino 34, Festa Mobile ed After Hours (entrambe a cura Emanuela Martini, Direttrice del Festival), i Cinque pezzi facili (una selezione di opere curata da Gabriele Salvatores, quest’anno Guest Director del Festival), TFFdoc (con 11 film), Onde e Italiana.Corti. L’inaugurazione del Festival è prevista la sera del 18 novembre all’Auditorium del Lingotto  con la proiezione del film «Between Us» di Rafael Palacio Illingworth, una commedia indipendente americana.

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Conferenza stampa – 34 TFF 2016

Festa Mobile

All’interno di Festa Mobile, la sezione dedicata alle pellicole «più attese» appartenenti alla produzione cinematografica internazionale ancora inedita in Italia, spicca la presenza di «Sully», l’ultimo film di Clint Eastwood con Tom Hanks e Aaron Eckart. Il film racconta la storia di un ammaraggio di emergenza sul fiume Hudson nel 2009 ad opera di Chesley Sullenberger, coraggioso pilota del volo US Airways 1549. Un altro importante film da non perdere è «Free State of Jones» di Gary Ross, con Matthew McConaughey nei panni di un contadino del Mississippi che, durante la Guerra Civile, si ribellò all’esercito confederato. A questi titoli si aggiungono poi «Elle» di Paul Verhoeven con Isabelle Huppert (candidato francese ai prossimi premi Oscar), «A Lullaby to the Sorrowful Mystery» di Lav Diaz, «Ma’Rosa» di Brillante Mendoza, «L’avenir» di Mia Hansen-Løve, «A Quiet Passion» di Terence Davies, «Death in Sarajevo» di Danis Tanovic, «La felicità umana» di Maurizio Zaccaro e «Absolutely Fabolous: The Movie» di Mandie Fletcher. Tra le anteprime troviamo anche l’atteso documentario di Francesca Pedroni, intitolato «Roberto Bolle. L’arte della danza».

Torino 34

Come ogni anno, il TFF dedica la sua principale sezione competitiva, Torino 34, alle opere prime, seconde e terze di quei “giovani” registi che sono ancora poco conosciuti. All’interno di questa sezione, che presenta ben 15 film realizzati nel 2016 (inediti in Italia), degna di nota è la presenza del lungometraggio «Christine» (USA, 2016) di Antonio Campos, che racconta le vicende della tragica storia di Christine Chubbuck, conduttrice televisiva americana che si suicidò in diretta nel 1975. In competizione anche l’italiano Andrea De Sica con «I figli della notte» (Italia, 2016).

Cinque pezzi facili

Un film può cambiarti la vita? La sezione intitolata Cinque pezzi facili presenta al suo interno quei 5 film che hanno permesso a Gabriele Salvatores di approdare al mondo del cinema. Come ci racconta il regista napoletano, «C’erano in giro quei film, in quegli anni… E quella musica che ti catturava dalla colonna sonora! Devo ringraziare questi cinque film, questi “Cinque pezzi facili” (ma non semplici), perché sono tra quelli che mi hanno impedito di fare l’avvocato». Tra i titoli selezionati da Salvatores troviamo: «Juliet et Jim» (1962)  di Francois Truffaut, «Blow-Up» (1966) di Michelangelo Antonioni, «Se…» (1968) di Lindsay Anderson, «Alice’s Restaurant» (1969) di Arthur Penn e «Fragole e sangue» (1970) di Stuart Hagmann.

After Hours

All’interno della sezione «più eccentrica» del Festival, After Hours, sono presenti film di vario genere (dall’horror al  mockumentary, dal bizarro all’erotico, dalla metafora sofisticata alla commedia demenziale) come ad esempio «Anti-Porn» (Giappone, 2016) diretto da Sion Sono, la storia una giovane artista e scrittrice che mette in scena il suo sogno di diventare un attrice porno; oppure come «The Wailing» (Corea del Sud, 2016) di Jin Na, un horror spiazzante e cupo. Inoltre, anche quest’anno la sottosezione Vocazione notturna  ripropone l’attesissima Notte horror (sabato 19 novembre da mezzanotte alle 5 del mattino) che vedrà proiettati al Cinema Massimo tre film: «Sam Was Here» di Christophe Deroo, «The Return of the Living Dead» di Dan O’Bannon e «Sadako V Kayako» di Koji Shiraishi.

TFFdoc

Quest’anno il tema scelto da Davide Oberto per TFFdoc è l’amore. Attraverso i 6 film appartenenti a questa sezioni verranno declinate tutte le varianti di questo sentimento descritte da Paul B. Preciado in «Saint-Valentin est une ordure». Tra i 6 film selezionati ricordiamo: «Les Femmes aux cents visage» di Jean-Daniel Pollet, «We Make Couples» del regista canadese Mike Hoolboom, «Les Amours de la pieuvre» di Jean Painlevé e Geneviève Hamon, «Donna Haraway: Story Telling for Earthly Survival» di Fabrizio Terranova, «Suitcase of Love and Shame» di Jane Gillooly e «Die Geträumten» di  Ruth Beckerman.

Fanno parte del TFFdoc le due importanti competizioni documentaristiche: Internazionale.doc (con ben 11 titoli rappresentanti 11 paesi) e Italiana.doc (con 8 titoli). All’interno di questo spazio, ricordiamo, infine, la presenza del documentario (fuori concorso) «Ta’ Ang» (Hong Kong/Francia 2016), ultimo lavoro del maestro cinese Wang Bing, che racconta la guerra civile senza fine che attanaglia i Ta’ang, una minoranza cinese presente nel Myanmar.

Onde

Come spiega Massimo Causo (curatore della sezione Onde), «i film di Onde si mostrano segnati dal destino di un Cinema che forza la sua stessa classicità, dialoga con la modernità dei Maestri, e dunque interroga il tempo presente con gli strumenti di un’indagine che è prima di tutto linguistica, espressiva». Ad aprire questa sezione «sperimentale» del Festival, che prevede ben 18 film, è il nuovo lavoro del regista indonesiano Garin Nugroho «Nyai – A Woman from Java», che racconta le vicende drammatiche di una giovane sposa di un ufficiale coloniale olandese di Giava vecchio e malato. Tra i film selezionati da Massimo Causo ricordiamo anche «Daguerrotype» di Kiyoshi Kurosawa, «Beyond the Mountains and Hills» dell’israeliano Eran Kolirin, «Eclisse senza cielo» di Carlo Michele Schirinzi e «O Ornitólogo» di João Pedro Rodrigues.

Italiana.corti

L’ultima sezione competitiva del Festival – Italiana.corti – è riservata, infine, ai cortometraggi italiani inediti. In concorso vi sono 13 titoli racchiusi in 3 programmi «battezzati» dai Rolling Stones. Puro Rock n Roll. Tra questi (piccoli) film vi segnaliamo: «Redenzione» di Matteo Canetta, «Ex Voto» di Francesco Paterniti Martello,  «‘A Mazzamma» di Ennio Eduardo Donato e «Lontano Ovest» di Francesco Selvi.

La chiusura

La chiusura del 34° TFF è prevista sabato 26 novembre al Cinema Reposi. Dopo la cerimonia di premiazione verrà proiettato il film d’azione «Free Fire» diretto dal regista britannico Ben Wheatley.

Il TFF e la musica

Il 26 novembre 1976 esce «Anarchy in the UK», il primo singolo dei Sex Pistols. Almeno in Inghilterra, paese nel quale la controcultura punk si è sviluppata maggiormente, tale data viene considerata l’atto di nascita del punk. Dalla musica alla moda, la sua influenza si diffonde in modo capillare in ogni campo artistico, anche nel cinema.

Come si evince fin dal suo manifesto ufficiale dedicato a David Bowie, la musica è la protagonista indiscussa del Festival. In particolare, quella di quest’anno è un’edizione all’insegna del punk. Lo testimonia l’importantissimo omaggio che il TFF dedica al cinema che ha raccontato i quarant’anni di questo straordinario movimento musicale e culturale. Tra i film selezionati (circa una decina) per celebrare questa ricorrenza vi segnaliamo «The Blank Generation» (1976) di Amos Poe e Ivan Kral, che riprende le prime esibizioni di Patti Smith, dei Ramones, dei Blondie, dei Talking Heads al CBGB di New York, «Jubilee» (1978) di Derek Jarman, «Rock ‘n’ Roll High School» (1979) di Allan Arkush, e «Sid & Nancy» (1986) di Alex Cox, che racconta la tormentata storia d’amore tra Sid Vicious (bassista dei Sex Pistols) e Nancy Spungen.

Il programma completo della 34° Torino Film Festival è online sul sito ufficiale (www.torinofilmfest.org).

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