Stik: l’anima essenziale di Londra

Ci sono artisti che entrano nella tua vita senza accorgertene. Sono sempre stati lì, a raccontarti il mondo, a ispirarti. 

Per me, Stik è stato uno di questi.

Dalle strade di Shoreditch ai muri degli ospedali, le sue sagome semplici, quasi infantili, fatte di sei linee e due punti, hanno accompagnato alcuni dei momenti più intensi della mia vita londinese, tra bellezza quotidiana e riflessioni profonde. 

Nelle figure minimaliste di Stik c’è tutto: fragilità, dignità, amore, lotta, cura. Durante questi anni l’artista inglese ha disegnato l’anima della capitale inglese. E, forse, anche un po’ la nostra.

Inclusività e resistenza: Hold Hands in the Street

Una delle sue opere più rappresentative, A Couple Hold Hands in the Street, si trova su Princelet Street, vicino a Brick Lane. Due figure che si tengono per mano: una con il niqab, l’altra stilizzata, senza volto né genere. Nata in risposta a un atto di odio, questa immagine è diventata un simbolo di tolleranza e rispetto. Un gesto “umano” – come quello di tenersi per mano – trasformato in una dichiarazione universale di amore che ci ricorda quanto le differenze non dividono, ma arricchiscono. Nel 2017 un sondaggio del Guardian ha eletto il murale come la 17ª opera d’arte preferita nel Regno Unito.

Past, Present and Future: storie e prospettive di un quartiere leggendario

Tre figure si stagliano alte sopra Shoreditch, incarnando il passato, il presente e il futuro di un quartiere simbolo della vita artistica della città. La prima, rivolta a Old Street, scruta con malinconia il tempo in cui gli artisti animavano queste strade; la seconda, intrappolata nell’oggi, osserva i cartelloni pubblicitari che hanno invaso lo spazio, mentre si domanda quanto ancora potranno resistere i pochi creativi rimasti; la terza, proiettata verso un domani incerto, oscilla sul confine tra il successo e l’oblio.

Questo murale, fragile baluardo di memoria e visione, viene oscurato periodicamente da una gigantesca installazione pubblicitaria: compare solo per poche settimane l’anno, come un’eco intermittente della vera identità del quartiere.

Un muro, due artisti, un messaggio

Restiamo a Shoreditch, passeggiando su Rivington Street, proprio davanti al The Lighthouse Bar & Club, ci si imbatte nelle facce di Thierry Noir, affiancate da una figura dal tratto semplice ma profondamente espressivo: è un’opera di Stik.

I due artisti hanno unito le forze anche altrove, in un progetto significativo con il Migration Museum di Lewisham. Insieme hanno realizzato Wall, trasformando due pannelli originali del Muro di Berlino in un’opera d’arte carica di significato. Il messaggio è chiaro: le barriere possono cadere. E le migrazioni non sono solo cifre, ma racconti di persone, di vite in movimento. Con il suo stile essenziale e toccante, Stik ci invita ancora una volta a non dimenticare ciò che è davvero importante.

Screamers: l’urgenza di essere ascoltati

In un vicolo di Grimsby Street, appena fuori Brick Lane, si trova Screamers, il prossimo murale di Stik. Rispetto alle sue opere abituali, questa immagine rappresenta un’eccezione emotiva nel linguaggio visivo di Stik: è decisamente più espressiva e carica di tensione. Due figure stilizzate si affrontano in un’animata discussione per strada. I loro sguardi, colmi di ira, comunicano un conflitto in atto, mentre sottili linee nere visualizzano la tensione del loro scambio verbale. 

Stik incorpora spesso le caratteristiche architettoniche degli edifici su cui dipinge nelle sue opere. In questo caso, il muro su cui li murale è stato realizzato è sormontato da filo spinato, elemento che l’artista sembra voler includere nel significato complessivo del lavoro per amplificarne il significato. L’opera nel suo complesso rappresenta l’urgenza di essere ascoltati all’interno di una dimensione urbana che tende a soffocare l’individualità.

Sleeping Baby: l’arte che cura

Un altro grande capolavoro di Stik si trova davanti all’Homerton Hospital. Sleeping Baby, un neonato stilizzato che dorme placidamente mentre tutto attorno a lui corre velocemente, rappresenta un invito a prendersi cura del mondo. L’opera è stata creata per sensibilizzare sull’importanza dell’NHS, il sistema sanitario pubblico britannico, e per rendere omaggio a chi, ogni giorno, si prende cura degli altri.

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