Dopo aver scoperto la dichiarazione d’amore di Stephen Powers a Shoreditch con “Let’s Adore and Endure Each Other”, ci spostiamo a Grimsby Street, dove sulla parete di un edificio, due elefanti intrecciati si tengono stretti l’uno all’altro.
Il murale, realizzato dall’artista americano Cernesto (conosciuto anche come Cern), invita a guardare oltre il rumore quotidiano delle metropoli e a riconoscere come, anche negli spazi più inaspettati, possa emergere un messaggio di umanità, amore e profonda connessione con il mondo che ci circonda.

Quando il desiderio di restare connessi diventa rivoluzione
Gli elefanti, animali tradizionalmente associati alla memoria, alla forza e alla lealtà, sono rappresentati in un gesto di intimità e protezione reciproca. L’intreccio dei loro corpi suggerisce un legame profondo, che può essere letto come simbolo di solidarietà e bisogno di sentirsi uniti. In un contesto urbano come quello londinese – frenetico, rumoroso e per alcuni aspetti alienante – questa immagine di connessione assume un valore ancora più rilevante. È come se l’artista volesse contrapporre la lentezza e la stabilità degli elefanti alla velocità e all’anonimato della metropoli, ricordando il desiderio universale di contatto, comprensione e vicinanza emotiva.
In questo senso, i due elefanti di Cernesto rappresentano un momento di bellezza che lascia spazio alle nostre emozioni più autentiche. È proprio qui che l’arte ci ricorda chi siamo; è qui che il più semplice gesto d’amore diventa rivoluzione.
