ROA e Martin Ron sui muri di Hanbury Street: due visioni, un’unica identità urbana

Nel cuore dell’East End londinese, lontano dalle rotte più prevedibili, Hanbury Street si configura come uno spazio in cui la street art si stratifica nel tempo, concentrando anni di interventi artistici di numerosi artisti internazionali. In questo contesto denso di segni e significati, due dei murali monumentali più storici della città – realizzati da ROA e Martin Ron, uno accanto all’altro – raccontano una parte dell’identità culturale di Londra.

La gru di ROA e la guardia reale danzante di Martin Ron sembrano dialogare tra loro e non solo per la vicinanza. Una rappresenta la memoria, l’appartenenza, il radicamento; l’altra il cambiamento, il movimento, la libertà interiore. Insieme raccontano una città che si trasforma senza cancellare ciò che è stata. Durante questa tappa londinese scopriremo il significato e la storia che si nasconde dietro la loro presenza.

ROA e la gru di Hanbury Street: l’icona del multiculturalismo londinese

Passeggiando tra le strade dell’East End, esattamente all’angolo tra Hanbury Street e Brick Lane, troviamo un’imponente e inaspettata gru monumentale, dipinta in bianco e nero. Quale significato si nasconde dietro questa singolare rappresentazione? E perché proprio qui?

Realizzato nel 2010, il murale di ROA è ancora oggi considerato una delle opere più emblematiche della zona e rappresenta una tappa imprescindibile per chi vuole esplorare la storia della street art londinese. L’artista belga, noto a livello internazionale per i suoi animali monumentali dipinti in bianco e nero, lavora sempre in profondo ascolto del luogo in cui interviene. Nulla, nel suo lavoro, è lasciato al caso: ogni soggetto nasce da una relazione diretta con il contesto urbano, sociale e culturale che lo accoglie.

Durante la fase di ideazione dell’opera, ROA aveva inizialmente pensato di raffigurare un airone. La scelta cambiò quando l’artista venne a conoscenza del valore simbolico della gru per la comunità bengalese dell’area, per la quale questo animale rappresenta un elemento di forte significato culturale. Da quel momento, il murale assunse una dimensione più profonda, trasformandosi in un gesto di rispetto e di dialogo tra culture diverse.

Oggi, dopo tutti questi anni, quel murale continua a svolgere la sua importante funzione sociale e divulgativa, svelando ai passanti di tutto il mondo qual é la vera l’anima multiculturale della metropoli inglese.

Martin Ron: il lato “umano” della guardia reale inglese

Sulla stessa facciata dell’edificio, accanto al murale di ROA, troviamo un’altra maestosa figura. Si tratta del murale di Martin Ron, street artist argentino noto per i suoi interventi su larga scala, caratterizzati da un forte surrealismo visivo e ironia.

In questo caso il murale raffigura una guardia reale inglese, uno dei simboli più riconoscibili della tradizione britannica, mentre esegue una mossa di capoeira. Il contrasto è forte e immediato: da una parte abbiamo l’icona della disciplina, della staticità e del totale controllo delle emozioni; dall’altra un gesto fluido, dinamico, carico di energia e libertà.

Il murale di Ron incarna così una metafora dei nostri tempi che esprime la costante tensione tra identità imposta e identità autentica e in questo contesto Londra, (città nello stesso tempo legata alla tradizione e profondamente multiculturale) diventa lo sfondo ideale per questa riflessione. All’interno della rappresentazione dello street artist argentino la guardia reale non viene privata della sua identità: al contrario, viene umanizzata. Dietro ogni uniforme esiste un corpo, un ritmo, una possibilità di espressione.

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