La famiglia reale inglese secondo Banksy

Luca Greco – Oggi mi trovo ad Hackney, nel quartiere più hipster di Londra, per scoprire un nuovo graffito di Banksy, quello dedicato alla famiglia reale inglese. Lì, dove un tempo sorgevano le fabbriche, oggi troviamo gallerie d’arte, spazi di co-working e negozi alla moda.

Dopo aver attraversato la città a bordo del bus 73 arrivo finalmente a Stoke Newington Church Street. La famiglia reale è lì, a poche centinaia di metri. Sono impaziente di uscire a vedere il graffito, ma fuori piove tantissimo e il vento è davvero forte. Decido quindi di rifugiarmi in uno dei locali del quartiere per bere un tè caldo.

Nell’attesa che smetta di piovere leggo che secondo un recente sondaggio (condotto su 1.400 persone) il 53% degli intervistati considera Banksy come il vero rappresentante della cultura inglese all’estero e solo il 42% la famiglia reale. Lo street artist più famoso al mondo, dunque, sarebbe per molti un vero e proprio bene nazionale da tutelare e da esporre. 

Banksy è un artista del popolo. La sua arte è un messaggio rivoluzionario che parla la lingua del popolo, quella della street art. 

Mai come in questo caso la vicinanza della gente alle sue creazioni fu così eloquente. Furono, infatti, le proteste degli abitanti del quartiere a salvare il graffito dalla sua rimozione ordinata dal Consiglio di Hackney.

Photo by L. Greco, “The Royal Family”, Banksy

Sulla sua superficie restano ancora tracce visibili di questo episodio. Nella sua versione originaria la rappresentazione comprendeva, infatti, una cornice con ornamenti decorativi, ora oscurati con la vernice nera. Il soggetto del graffito è rimasto fortunatamente intatto fino a oggi e mostra al mondo, attraverso una rappresentazione satirica, un punto di vista alternativo e caricaturale dell’istituzione inglese più importante, quella della della famiglia reale.

Sin dall’Antica Grecia grazie alla satira è stato così. Lo street artist britannico questo lo sa bene. L’arte svolge, in fondo, anche questa funzione: un modo diverso di concepire il mondo e – nel caso di Banksy – gli spazi urbani è possibile.

Dopo la sua realizzazione, quest’opera, ispirò anche la cover del singolo “Crazy Beat” (2003) dei Blur, tratto dall’album Think Tank del 2003.

Puoi trovare “The Royal Family” qui.

Crazy Beat, Blur

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