LUCA GRECO – A Londra culture e stili artistici differenti tra loro coesistono sotto la stessa firma, quella di Banksy.
Tra Portobello Road e Acklam Road ho trovato questa sua splendida opera che raffigura il pittore spagnolo del 1600 Diego Velasquez mentre dipinge la tag “Banksy” con della vernice rossa. In quest’angolo della città dove regna la multiculturalità la graffiti art e il barocco si incontrano creando qualcosa di bello.

Dopo esser stato coperto per alcuni anni a causa del restauro dell’edificio sul quale era stato realizzato, Graffiti Painter (2008) è tornato visibile di recente. Inizialmente l’azienda di investimenti immobiliari Enstar Capital aveva preso la decisione di spostare l’opera, ma per non correre rischi ha deciso di lasciarlo dove si trova, coperto da un vetro e illuminato.
Con queste parole Simon Lyons (Ceo di Enstar Capital) ha commentato questa decisione:
«Ho comprato l’edificio anche per il murale, gli conferiva un profilo iconico. È una caratteristica adorabile per un edificio a Notting Hill, che in più mantiene la sua “londinesità”. Ritengo insensati i prezzi per Banksy, ma in un certo senso sono un suo fan».
Graffiti Painter è tra i pochi graffiti di Banksy ancora ben conservati a Londra. Rappresenta il “bello” dell’integrazione artistica e culturale; è ciò che oggi sopravvive alla Brexit e a qualunque altra forma di chiusura.
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Un pensiero su ““Graffiti Painter” (2007) di Banksy: un simbolo di multiculturalità”