“The Game” di Alessandro Baricco: la forza rivoluzionaria del gioco

All’interno di questo saggio (2018, edito da Einaudi) Alessandro Baricco descrive i passaggi più significativi di una vera e propria “insurrezione digitale” tutt’ora in atto. Lo scrittore racconta le principali mutazioni che hanno caratterizzato la nostra società attraverso una sorta di mappatura del periodo che va dalla fine degli anni settanta fino ai nostri giorni. Questo “viaggio nel tempo tecnologico” – con tanto di mappe e cartografie – ha inizio con la comparsa dei primi modelli di PC, IBM, Commodore 64 e Mac e procede con la nascita del world wide web -con i primi portali come Google, Yahoo, Ebay, Amazon – e con l’avvento dei social network (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube).

L’avvento di una nuova verità: una rottura netta con il ‘900

The Game non è solamente un susseguirsi di episodi cruciali della storia cronologicamente raccontati, ma un’originale riflessione intorno dell’operare dell’uomo nel mondo. Per Baricco, infatti, ciò che muove questa trasformazione digitale è il mutabile, irripetibile e, tanto caro all’uomo analogico, concetto di verità.

Un nuovo tipo di uomo rifiuta le ideologie e gli orrori del recente passato del ‘900 per dare il via a un ribaltamento radicale di valori. I vecchi dogmi fanno ora posto a nuove soluzioni, strumenti digitali e tool sempre più all’avanguardia e accessibili a chiunque.

Tutto ha inizio con Space Invaders: la metafora del gioco

La storia tracciata da Baricco ha inizio con Space Invaders (1978), il primo videogioco della storia bidimensionale. La nuova società si fonda sulla metafora del gioco: “il videogioco è stato uno dei miti fondativi dell’insurrezione digitale”, il momento cruciale in cui si sono manifestati i tratti distintivi della rivoluzione. La cultura digitale dentro la quale oggi viviamo segue la logica del videogame e nasce per azzerare qualunque distanza tra mondo reale da quello digitale.

Quali conseguenze? Quale futuro? Le “contemporary humanities”

Molte sono le riflessioni e gli spunti sulla cultura digitale contemporanea contenuti all’interno di questo libro. Come abbiamo già visto, l’insurrezione in atto è per Baricco una sorta di reazione allo shock del ‘900 che si manifesta principalmente attraverso la l’innovazione dei principali strumenti digitali che l’uomo ha a disposizione per interagire con il mondo.

Nel corso della storia dell’uomo, tuttavia, tali modelli di verità non sono stati esenti da errori e grandi mancanze. I progenitori di questa rivoluzione digitale non sono stati in grado di gestirne tutte le conseguenze. É ancora vivo il “bisogno di cultura femminile, di sapere umanistico, di memoria non americana, di talenti cresciuti nella sconfitta e di intelligenze che vengono dai margini“. Gli eroi della rivoluzione sono, infatti, tutti maschi, americani e con una formazione scientifica. L’umanità ha bisogno di guardare al mondo femminile e a nuove forme di sapere; verso le cosiddette “contemporary humanities“, cioè quelle discipline che puntano alla sintesi fra il mondo della tecnica e l’umanesimo.

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